Steroidi: Cosa Sono, Benefici, Rischi, Danni, Utilizzi, Storia
Riportabili al colestano e al suo transisomero coprostano, si suddividono a loro volta in zoosteroli o steroli animali, in fitosteroli o steroli vegetali, in micosteroli o steroli dei funghi e dei lieviti, in steroli marini o steroli delle spugne. Zoosteroli sono il colesterolo, il coprosterolo, il deidrocolesterolo che, negli animali superiori, è il precursore della vera vitamina antirachitica (vitamina D3); un micosterolo è, invece, la provitamina D2 o ergosterolo. Significa che il nucleo fondamentale non contiene doppî legami, cioè si è conservato saturo (desinenza ano), ma che in esso, in posizione 3 e 11, un atomo di H è stato sostituito da un ossidrile e, in posizione 17, due atomi di H da uno di O.
Come si prendono gli steroidi
- Ha superato il concorso ordinario per esami e titoli per l’insegnamento di Chimica e Tecnologie Chimiche.
- I metili in posizione 10 e in posizione 13 che si proiettano sopra il piano molecolare, sono detti β-orientati e la loro posizione nello spazio è indicata con linee piene che li uniscono rispettivamente agli atomi di carbonio 10 e 13; per i gruppi α-orientati, cioè disposti sotto il piano molecolare, si usano viceversa linee tratteggiate.
- Tuttavia, il medesimo termine fa riferimento anche ad una categoria di medicinali, i cosiddetti steroidi corticosteroidi e agli steroidi anabolizzanti, noti più che altro in ambito sportivo in quanto aumentano la forza e favoriscono la crescita muscolare.
- Alla fine degli anni Settanta, gli steroidi erano ormai diffusi in tutti gli altri sport, ma relativamente alle sole Olimpiadi.
Il loro uso in medicina è limitato e non devono essere confusi con i corticosteroidi, una diversa tipologia di farmaci steroidei comunemente prescritti in alcune malattie. La Sezione per la vigilanza ed il controllo sul doping (SVD) effettua anche il controllo sanitario e antidoping sulle attività sportive amatoriali in tutte le discipline e pratiche sportive. Sulla base dei risultati dei controlli antidoping effettuati e raccolti in un report pubblicato con cadenza semestrale sul sito del Ministero della Salute, è possibile osservare come proprio tra gli atleti non professionisti l’utilizzo illecito di anabolizzanti sia alquanto diffuso. L’utilizzo di anabolizzanti a scopo di doping può comportare la comparsa di seri effetti indesiderati (effetti collaterali) e di rischi per la salute nonché indurre forme di dipendenza (leggi la Bufala). A tal proposito il nandrolone, uno steroide anabolizzante il cui uso è vietato per doping, a causa degli effetti psichici che provoca e della sua capacità di indurre dipendenza è stato inserito anche nella lista delle sostanze stupefacenti e psicotrope soggette alla vigilanza e al controllo del Ministero della Salute. Gli anabolizzanti talvolta sono presi non per curare una malattia ma per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche e sportive (doping).
Perché gli steroidi fanno male?
Inoltre, i danni possono risultare irreversibili e difficili da poter curare anche se si smette di far uso di queste sostanze. I metili in posizione 10 e in posizione 13 che si proiettano sopra il piano molecolare, sono detti β-orientati e la loro posizione nello spazio è indicata con linee piene che li uniscono rispettivamente agli atomi di carbonio 10 e 13; per i gruppi α-orientati, cioè disposti sotto il piano molecolare, si usano viceversa linee tratteggiate. I prodotti che si possono acquistare sul web sono farmaci privi di sicurezza con cui si rischiano seri problemi di salute. Più ci si allontana dai dosaggi terapeutici e più ci si avvicina ai dosaggi tipici di abuso, più aumentano i rischi, ma è molto difficile avere una statistica metodologicamente accettabile che permetta di stabilire quale sia il rischio. Inoltre non esiste una dose letale di steroidi, ovvero il sovraddosaggio non ha effetti dannosi nell’immediato.
Le variazioni apportate allo steroide progenitore vengono indicate riferendosi, grazie a uno speciale sistema numerico a quegli atomi di carbonio che hanno subito le modificazioni. I farmaci steroidei, per svolgere l’azione antinfiammatoria bloccano l’espressione dell’enzima fosfolipasi (responsabile della produzione di acido arachidonico), impedendo la produzione di mediatori dell’infiammazione. Il colesterolo è parte integrante e fondamentale di numerose strutture come il doppio strato fosfolipidico della membrana cellulare e le guaine mieliniche dei neuroni (materia bianca).
Nelle fibre muscolari si formano micro lacerazioni e l’organismo rimedia al danno naturalmente riparando le fibre. Il risultato è un muscolo più grande e forte di prima e ad ogni nuovo allenamento l’atleta aggiunge massa forza e velocità. Di solito il muscolo impiega circa 48 ore tra un allenamento e l’altro perché si ripari, con gli anabolizzanti invece il processo si accelera e ci si può allenare più frequentemente e più a lungo e riprendersi più in fretta. – Con questo nome sono indicati i metaboliti degli ormoni steroidei (ormoni sessuali e corticosurrenali) rinvenibili nelle urine, nelle quali sono per lo più presenti allo stato inattivo e coniugati con ac. 1) La presenza del sistema ciclopentanofenantrenico saturo viene segnalata conservando al nome dell’idrocarburo base l’originale desinenza ano; quella del sistema insaturo per doppî legami, sostituendo la desinenza ano con ene preceduta, nel caso che i doppî legami siano più di uno, dai prefissi di, tri, tetra, ecc.
È caratterizzata dalla presenza del sistema ciclopentanofenantrenico, cioè di tre anelli esagonali https://nanochip.pt/pregnyl-5000-original-5000-iu-organon-prima-e-dopo/ (benzolici) condensati in posizione angolare e di un quarto anello pentagonale pure condensato. Poiché il sistema ciclopentanofenantrenico saturo si rinviene nell’idrocarburo sterano, questo costituisce la sostanza dalla quale strutturalmente derivano tutti gli steroidi. Gli steroidi sono un vastissimo gruppo di sostanze naturali lipidiche caratterizzate chimicamente dalla presenza di un nucleo fondamentale chiamato sterano (o ciclopentanoperidrofenantrene) al quale sono unite una o più catene laterali.